Profilo di Lello
Nato a S. Anastasia il 13 ottobre 1956, secondo di 6 figli, Lello conosce l’Ideale all’età di 11 anni, quando un sacerdote focolarino, don Virgilio Marone, arriva nella parrocchia di S. Maria La Nova a Sant’Anastasia.

Con don Virgilio e altri suoi coetanei inizia l’avventura. Partecipa a diversi campi di lavoro, impegnandosi successivamente e per molti anni nel complesso musicale della parrocchia, in qualità di tecnico.
Nel 1976 conosce Assunta, con cui condivide la scelta di Dio Amore. Dopo 10 anni si sposano. Nel 1988 nasce Francesca e nel 1990 Antonio. La loro vita coniugale non rimane mai chiusa tra le quattro mura della loro casa, ma si apre da subito alle necessità della parrocchia e dell’Opera in zona.
Quando Chiara dà vita alla vocazione degli impegnati parrocchiali Lello, con Assunta, sente che questa è la sua strada. E la percorre fino in fondo, nelle scelte personali e lavorative, nel servizio alla sua parrocchia e all’intero Movimento Parrocchiale e nell’impegno nella politica locale.
Senza mai essere protagonista in prima fila, nel silenzio, ha vissuto in tutti questi ambiti con un amore tale da generare il meglio degli altri. Di lui probabilmente nessuno ricorda grandi discorsi, né aspre discussioni. Ma con le sue parole, qualche osservazione, un sorriso o un lieve rimprovero ha saputo essere punto di riferimento per i tanti che l’hanno conosciuto e ne hanno apprezzato l’intelligenza acuta, la capacità di valutare situazioni e persone con un intuito particolare, ma conservando sempre, sulle tracce di Maria, la dimensione dell’amore, accompagnata dalla mitezza e dalla bontà.
Nella notte del 31 agosto, senza alcun preavviso, ha subito un grave infarto. Ricoverato presso l’ospedale Monaldi di Napoli e, successivamente, presso il CTO, vi è rimasto per 40 giorni, senza mai riprendere conoscenza.
Nonostante il dolore e l’incertezza di fronte all’ignoto, sono stati giorni intensi, vissuti nell’unità piena con il focolare e con tanti della comunità locale e dell’Opera, che si sono avvicendati in ospedale , senza mai lasciare soli né Assunta né i ragazzi. Ma non solo. Anche persone che da tempo avevano lasciato il Movimento sono state presenti in quei giorni, attratte da lui come in un cono di luce, come cerchi concentrici di un solo specchio d’acqua.
Nelle visite quotidiane, grazie alla lettura degli scritti di Chiara e alla realtà di GIM costruita attimo per attimo, Lello è stato accompagnato giorno dopo giorno verso la meta. Non le parole, ma i suoi sguardi, le sue lacrime hanno testimoniato la sua risposta e il suo sì.
La mattina del 10 ottobre è partito per il cielo. La veglia e la messa, vissute con solennità, in una chiesa gremita, sono state un momento di Paradiso.
